di Franco Anichini
  

 

 

Un mondiale su internet

 

Naturalmente di televisione non se ne parla nemmeno, per cui o si aspetta domenica o si cercano notizie su internet.

Nella mattina del sabato 11 mi collego col sito ufficiale (www.run.nl) per vedere se ci sono notizie sulla gara: ci sono, ma in olandese, lingua che mi suona un tantino misteriosa.

Verso le 13 appare una finestra con una webcam fissa all’ottavo chilometro del percorso. Non si vede niente ma si capisce che si trova in un bosco, o parco, e che il tempo non è male.

Vado a controllare sulla cartina del percorso e scopro che gli olandesi hanno scelto il punto più ameno, in quanto di verde ce n’è, ma non siamo nel mondo idilliaco che la foto mostra.

Comiciano a passare figurine minuscole di corridori, indistinguibili. Mannaggia!

Finalmente verso le 17 arriva un link che collega con i passaggi: viene aggiornato ogni giro, cioè ogni 10 chilometri.

Nella maschile Mario&Mario sono nel gruppetto di testa, condotto dal franco-ungherese Barcza.

Non ho notizie sulle sue 100, ma compare spesso in maratone di buon livello, tipo i nostri in maratona. Potrebbe anche essere un cliente nuovo, ma mi pare strano.

Nel gruppetto ci sono Fetizon, il coriaceo Janicki, l’uomo di quasi-casa Panikitas, Murzin e altri russi, che però guardando i passaggi sembrano fare l’elastico, e poi Kobayashi e Greel. Sartori parte prudente, gli altri fanno gara saggia.

E le donne? Subito avanti Zhyrkova e Monica, con Sekiya che poi cede. Le francesi affondano (relativamente) mentre Paoletta Sanna e Cavalli si avviano con saggezza. Più dietro Di Vito e Costetti. Redini corre in compagnia del fido Cannizzaro: fa esperienza e non demerita.

Tutte deduzioni fatte dai passaggi: ma perchè non c’è verso di vedere niente?

Torno sul sito quando penso che i primi siano verso il cinquantesimo. Situazione invariata fra i maschi. Nel femminile sono in due: Zhyrkova e Casiraghi. Paola Sanna e Giovanna Cavalli cominciano a raccattare gente per strada: salvo errore le conto al 7°-8° posto. Mica male!

Giratina in paese, compro una torta e faccio quattro chiacchiere col podista che lavora alla Coop.

Di nuovo sul sito: siamo al sessantesimo, ma solo per i primi. Le donne non ci sono ancora arrivate.

Mario Ardemagni se n’è andato, poco dopo la metà gara come fece al Passatore. Parziale di 10km in 36.50. Fattore sta subito dietro in un gruppetto di tre, con Fetizon e Janicki. Il francese Barcza è sparito. Sartori viene su regolare: è 13° a 12 minuti dal primo: purtroppo è da solo. Se regge vinciamo anche a squadre.

Le donne non sono ancora al sessantesimo: al passaggio precedente Monica aveva 30 secondi dalla russa, ma precedeva la Sekiya di 4 minuti. Per la vittoria è una partita a due. Per la squadra le russe ci precedono nettamente, ma una di loro è in calo evidente.

Ritorno sugli uomini e mi dico che Ardemagni ha dato proprio uno strappo feroce: su che tempo sta viaggiando? Mi metto a fare quattro conti, anche per ingannare l’attesa. Dunque: passa ai 60km in 3:44.40. Siamo prudenti e calcoliamo 40 minuti ogni 10km per i prossimi 40: fanno 2 ore e 40 minuti, per una proiezione di... 6:24.... accipicchia!!! Non avrà esagerato? Mah, speriamo di no!

Se passa ai 70 intorno a 4h e 22/23 vuol dire che tiene.  

Quando torno sul rondetijden.solo ("tempi al giro": così si chiama il link interno) i maschi sono già all’ottantesimo, ma solo i primi due. L’unico che tiene, e bene, è l’esperto polacco Jaroslaw Janicki, che naviga sullo stesso passo di Ardemagni e si tiene a 4 minuti, passando netto il bravo Fetizon. Fattore è sempre quarto al settantesimo, non lontano da Fetizon. In calo il belga e l’ ucraino Holovitskiy. Murzin è sparito. Bene per la squadra, anche perchè Sartori progredisce (12°); e sale anche l’americano Nippert che ha scavalcato Sartori. Il ritmo degli uomini in testa e formidabile: la solita proiezione prudente si ferma adesso attorno alle 6 ore e 20. Ma i giochi non sono ancora del tutto fatti perchè il polacco è esperto e viene su forte.

Giochi fatti al settantesimo invece per le donne: la Zhyrkova ha oltre 5 minuti di vantaggio sulla grande Monica: si può vincere sempre? Comunque mancano ancora 30 chilometri...

Sanna- Cavalli hanno quasi preso la russa Karaseyeva e questo rimetterebbe in discussione la faccenda della squadra, anche se... adesso ci sono pure le giapponesi che hanno la terza, quinta e nona. Bella gara!

 

Adesso preparo la cena, poi torno.

 

Eccoci qua! Vediamo che cosa è successo. Ehilà, i primi sono già arrivati e Mario Ardemagni ha vinto alla grande, con un grandissimo tempo: 6:18.22 !!! Si', le proiezioni erano davvero troppo prudenti. Naturalmente record italiano, miglior tempo dell’anno, uno dei 10 migliori di sempre!

Appena posso vado a vedere la lista all-time: già al Passatore ci eravamo resi conto che il grande Mario valeva tempi del genere, ma farli davvero è un altro paio di maniche!

Bene anche Sartori, ottavo al traguardo in un ragguardevole 6:45.27, che dovrebbe essere record personale, così a memoria.

E Fattore? I passaggi dicono che si deve essere fermato fra gli 80 e i 90 (parziale in 55 minuti). Però se è passato vuol dire che ha ripreso a correre! Probabilmente sta pensando alla squadra: grande in ogni caso!

Le donne sono naturalmente più indietro. Nulla ostacola ormai la russa, mentre Monica difende accanitamente il secondo posto dall’altra russa . Salgono, sempre in coppia, Cavalli-Sanna, ma adesso guadagnare posizioni è più dura. Gran bella gara anche per loro, in ogni caso.

Vado a vedere come stiamo a squadre e scopro che molti russi sono spariti, mentre va bene Trincheri: finisce che vinciamo anche questa. Invece fra le donne... forse, anche se la situazione è molto più incerta: le russe hanno registrato il crollo della loro terza, ma le giapponesi tengono duro.

Tutto è legato alla tenuta psicologica di Monica e alla progressione della magnifica coppia.

Ci vediamo fra un po': intanto in TV ci sono le veline... Non vi meravigliate! Le alternative in questo momento (ore 20.55 circa) sono una Raffaella Carrà (!) e americani che fanno finta di fare la lotta. Il resto è pubblicità. Ah no, adesso arriva Simona Ventura... che si leva il pensiero augurandosi la liberazione delle due Simone. Chissà, forse serve anche questo, ma ho paura che voglia dell’altro, molto di più: che tristezza!

Meglio tornare sul sito olandese. Almeno lì non ci si capisce niente.

Ci vuole un poca di pazienza, ma finalmente leggiamo un ordine d’arrivo ufficioso piuttosto esteso, anche se ancora non completo.

Fattore è stato un esempio di dedizione, arrivando al traguardo 22° in 7:17.  Piace sottolinearlo perchè è una prova di carattere che viene da un ragazzo giovane. La prestazione di Lorenzo Trincheri, ottima anche sul piano individuale, consente alla squadra di bissare il successo di Ardemagni, prima davanti a Russia e Giappone. Ma qui sarà meglio aspettare il risultato ufficiale perchè i calcoli sono complessi.

Nel femminile, come preannunciato, la Zhyrkova e la Bichkova se ne sono andate, ma Monica Casiraghi si è difesa benissimo, siglando una delle sue migliori prestazioni personali (3^ in 7:29.21). Molto buona anche sul piano cronometrico la prestazione delle russe: 7:10.33 e 7:26.37, migliori tempi dell’anno. Queste prestazioni consentono alla loro squadra di cogliere il primo posto, davanti alle azzurre e alle giapponesi.

Fra le nostre merita sottolineare la grande prova della Paola Sanna che è scesa per la prima volta sotto le otto ore: 7:58.52 per un eccellente 7° posto. I nostri calcoli primaverili non erano dunque campati in aria! Giovanna Cavalli non è stata da meno, arrivando subito alle spalle della Paoletta in 8:00.25. Secondo posto collettivo, quindi. Bene, anzi molto bene.

Torniamo per un attimo sul crono di Ardemagni per dare uno sguardo alla graduatoria all-time

 

(6:03.51)              Jean Paul Praet                                          BEL       Torhout                   20 aug 86

6:10.20                Don Ritchie                                               GBR      Crystal Pal.              28 oct 78

6:13.33                Takahiro Sunada                                         JPN       Lake Saroma            21 Jun 98

6:17.59                Jan Szumiec                                              POL       Winschoten              13 sep 86

6:18.09                Valmir Nunes                                             BRA       Winschoten              16 Sep 95

6:18.22                Mario Ardemagni                                        ITA        Winscoten                11 sep 04

6:20.44                Alexey Volgin                                            RUS       Winschoten              16 Sep 95

6:20.59                Aleksandr Masarygin                                    RUS       Rognonas                31 Jan 93

6:22.08                Yasafumi Mikami                                        JPN       Lake Saroma            20 jun 99

6:22.28                Konstantin Santalov                                    RUS       Barcelona                 3 May 92

6:22.33                Jaroslaw Janicki                                         POL       Kalisz                     21 Oct 95

6:23.00                Tsutomu Sassa                                           JPN       Lake Saroma            27 jun 04 

6:23.14                Grigoriy Murzin                                           RUS       Bezana                   07 oct 00

6:23.15                Pascal Fetizon                                            FRA       Winschoten              10 sep 00

6:24.05                Simon Pride                                              GBR      Chavagnes               15 may 99

6:24.26                Thierry Guichard                                         FRA       Chavagnes               15 may 99

6:24.29                Kazimierz Bak                                            GER       Lake Saroma            26 Jun 94

6:25.07                Bruce Fordyce                                            RSA       Stellenbosch             04 Feb 89

Come si vede, era un pezzo che nessuno arrivava a questi tempi, e quanti bei nomi si lascia dietro!

 

Bene, questo è quanto: buonanotte a tutti.

Franco Anichini

 

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