Strasimeno - Intervista a Giovanni Farano
Intervistiamo
questa volta Giovanni Farano organizzatore della
ultramaratona Strasimeno. Scopriamo assieme a lui le
novita', la bellezza del percorso e la storia che
esso nasconde. Un'intervista in cui sicuramente non
manca il divertimento....
Ringraziamo
Giovanni per la sua disponibilita'....
Il
Lago Trasimeno sembra sia sorto proprio per dar la
possibilita' di organizzare una corsa attorno.
Paesaggio vario, ondulato, belle colline, bello il
lago, anche il nome stesso Trasimeno che bene si
coniuga con il concetto di "Stra" adottato da molte
corse in Italia... che ne pensate?
Non è proprio
come dici tu, in epoca romana infatti il lago
Trasimeno per le frequenti esondazioni mal si
prestava a girargli intorno, ma in seguito a
richieste di podisti dell’epoca la questione fu
esaminata dall’imperatore Claudio, che però preso da
altri impegni non risolse, per le solite lungaggini
burocratiche la pratica fù riesaminata nel XV secolo
dal condottiero Braccio Fortebracci e finalmente
risolta con la costruzione di un emissario
artificiale nel XIX secolo e furono così creati i
presupposti per cui noi si potesse organizzare la
nostra ultramaratona.
Nell’ultimo secolo invece, il nostro lago soffre di
ricorrenti crisi idriche, per cui non è escluso che
in futuro (speriamo di no) si possa portare la
distanza da 60 km alla classica 42 km e organizzarci
una maratona. In effetti “Stra” sta per
STRaordinario come il paesaggio che si può ammirare
in più punti del percorso e che già incantò il dio
Trasimeno figlio del dio Tirreno da cui il lago
prese il nome e che qui si fermò incantato dal
paesaggio e dalle belle donne (galeotta fù la ninfa
Agilla).
Ma se Giovani Farano
nasceva a Chicago che cosa si sarebbe inventato la
Stramichigan?
Farano in realtà aveva proposto un altro nome (per
inciso Ultrasimenomarathon), Strasimeno riprende il
nome da una staffetta che veniva organizzata alla
fine degli anni ottanta e che non si è voluta far
cadere come memoria storica, e comunque riassume più
compiutamente il complesso della manifestazione che
non è solo Ultramaratona ma vive anche delle
peculiarità dei traguardi intermedi, e ricordo che a
quello dei km 15 abbinato il Campionato Italiano
Farmacisti figlio dei rapporti di lavori che
intrattiene con la categoria Maurizio Chionne (altro
organizzatore insieme ad Enrico Pompei).
Vi sono novita'
quest'anno rispetto alle precedenti edizioni?
Quest’anno due sono le novità di rilievo: Il pasta
party la sera del sabato che così si aggiunge a
quello già apprezzato nelle precedenti edizioni la
domenica, e l’introduzione del “BONUS” per chi
correrà sotto il record della manifestazione che
ricordo essere di 3h 50’ 53 per gli uomini stabilito
da Stefano Sartori nella prima edizione (2002), e di
4h 43’ 24” stabilito per le donne da Paola Sanna
nell’ultima edizione.
Ricordo con piacere la
forte emozione nel salire le ultime rampe di
Castiglione del Lago per chiudere i 60 km... ero
distrutto ma con il sorriso in faccia... Voi che
state all'arrivo quali commenti ed espressioni
cogliete in chi arriva?
A dire il vero mi
stupisco anch’io delle condizioni in cui arriva la
maggior parte de partecipanti, ma forse, il sorriso
significa “finalmente finita!!!!!”
Se
dicessero a Giovanni Farano di correre la Strasimeno
quale percorso farebbe?
Se avessi il fisico farei l’intero periplo del lago
per non perdermi nessun punto del percorso proposto,
da Puntabella km 11° (la toponomastica vorrà pure
significare qualcosa) e scendendo giù verso la piana
di Tuoro teatro nel 217 a.c. del memorabile scontro
fra Cartaginesi e Romani passando sopra il torrente
Sanguineto che si dice prenda il nome appunto dal
sangue dei romani che lì furono sbaragliati, e poi
verso il lungolago di Passignano, una delle perle
del Trasimeno e ancora salendo verso Magione con il
suo castello dei Cavalieri di Malta e la parte
paesaggisticamente più spettacolare che è dopo il
30° chilometro quando scendendo da monte Colognola
si può davvero ammirare l’intero lago, con le sue
isole, e la tranquillità delle sue acque che già
conciliarono la meditazione di San Francesco ed il
riposo del Barbarossa, ed infine la nervosa sponda
occidentale dove ancora nel mese di Marzo si può
ammirare il lago nero di Folaghe, uccelli lacustri
che privilegiano quella parte del lago, per infine
arrivare a Castiglione del lago sotto il maschio
triangolare che domina la rocca dei leoni, castello
medioevale ottimamente conservato e di cui sentii
dire qualche tempo fa da un bimbo ai suoi genitori:
“questo si che è un castello”. Purtroppo non sono in
grado di cimentarmi con la distanza e mi limito ad
invidiare quelli che invece riescono ad arrivare al
traguardo dove io li aspetto e provvedo a stenderli
con un bel panino con la porchetta ed un bel
bicchiere di vino. A dire il vero la porchetta ed il
vino oltre alla pasta erano stati pensati per gli
accompagnatori, ma incredibile molti ultramaratoneti
dopo 5/6/7/8 ore mostrano uno straordinario
appetito...
Avete
pensato a come risolvere il problema dei
"tagliatori" che tagliano dei pezzi di percoso
facendoli a nuoto nel lago?
Abbiamo provveduto in accordo con i pescatori locali
a piazzare delle reti in punti strategici per
intercettare eventuali pesci tagliatori, qualità di
scarso pregio ma diffusa sia in acque dolci che
salate, in ogni caso persiste il problema di coloro
che vorranno tagliare a piedi vista la scarsa
profondità del nostro lago per cui stiamo pensando
di mettere delle tagliole sul fondale.
Cosa augurate a tutti
coloro che ci saranno?
Spero che sia una bella giornata di modo che tutti
possano correre nelle migliori condizioni possibili
ed apprezzare quanto di meglio offre lo scenario
considerando che l’inizio primavera è forse il
miglior periodo per il paesaggio lacustre.
Sappiamo che alla
vostra corsa partecipera' un nostro amico. Un certo
Rino. E' lentissimo ed e' fuori forma (lo e' gia' da
diversi mesi). Avete previsto di prolungare il tempo
massimo a 10 giorni in modo da consentigli di
arrivare?
Rino può stare tranquillo che lo aspettiamo fino al
tramonto e in ogni caso, se non trova più noi, ci
sono magnifici ristoranti lungo il percorso, e come
è noto gli Umbri sono gente ospitale per cui se
dovesse proprio far tardi qualche ricovero per la
notte lo trova sicuramente, magari un'altra Agilla
Giovanni anche l'anno
scorso ti intervistammo. Credo che come tipo domande
siamo molto peggiorati.... considerando che non si
puo' che peggiorare, sarai disponibile ad un'altra
intervista il prossimo anno per www.lagalla.it?
Sempre volentieri si collabora con chi
comunque si adopera per promuovere il nostro sport e
le nostre iniziative.
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