di LUIGI SERAFINI
Tutto
secondo pronostico ai campionati italiani di ultramaratona disputatisi
sabato a Tarquinia. Al tassista romano Giorgio Calcaterra, super
favorito della vigilia, il titolo maschile; a
Paola Sanna (seconda dietro la
croata Maria Vrajic) quello femminile. I due si erano aggiudicati a
maggio anche la 100 km del Passatore. Ben 175 gli atleti partiti da
Tuscania 139 quelli giunti al traguardo di Tarquinia dopo 100
massacranti chilometri di corsa. Calcaterra (Running Club Futura) ha
coperto la distanza in 6h 56' 36", distanziando di oltre 15 minuti
l'amico rivale Marco d'Innocenti (G.M.S. Subiaco Legnami Coculo) e di
ben 33 il friulano Ivan Cudin (Gruppo Marciatori Udinesi).
Paola Sanna (Runners Bergamo) invece
ha dovuto cedere nel finale alla Vrajic, che con 7h53'48" ha superato di
14 secondi la neo campionessa italiana; terza Cristina Zantedeschi
(Atletica Vicentina). Gli arrivi si sono susseguiti sino a notte fonda,
con l'ultimo giunto a piazza Cavour intorno alle 4 col tempo di 17h 47'
22" (10 ore in più del vincitore).
Felicissimo Calcaterra, che con questa vittoria riscatta il ritiro al
mondiale di settembre in Olanda. «Lì al 60° km - ha detto - ho iniziato
ad accusare dolori e sono entrato in crisi, cosa che non è successa qui
a Tarquinia, dove sono arrivato addirittura in progressione per finire
sotto il muro delle sette ore». Soddisfatto anche Enrico Castrucci,
presidente di Italia marathon club (organizzatore dell'evento), secondo
il quale «il territorio della Tuscia ha dimostrato di saper accogliere
una manifestazione di questa portata, ed è quanto mai pronto ad ospitare
un campionato mondiale di ultramaratona. Questo (il mondiale, ndr) è
l'obiettivo che ci siamo prefissi con la Regione e l'assessore Giulia
Rodano». |