Eccoci
qua, come ogni 25 aprile, a celebrare la corsa del “piccolo Passatore”, cioè la
50km che gli entusiasti amici di Castelbolognese organizzano riproducendo in
scala le caratteristiche del Passatore. Metà distanza, 50km, metà lunghezza
della salita, ma passione tutta intera per dar vita ogni anno a questa bella
gara.Il percorso è identico a quello dell’anno passato, accuratamente misurato e certificato, ed infatti i podisti rispondono numerosi: battuto il record di iscritti, dopo l’exploit dello scorso anno che sembrava diffcile superare, anche per la coincidenza di molte altre corse piuttosto importanti.
I corridori tengono molto all’esatta misurazione dei percorsi, perché questo consente di fare confronti con altre corse e con altri atleti ed anche, soprattutto, con se stessi. A Castelbolognese lo hanno capito, si sono adeguati, ed ora vengono premiati.
Alla partenza la giornata si annuncia calda, come al solito in questi giorni. In 580 prendono di petto la larga strada che conduce a Riolo Terme, ma i rifornimenti vengono regolarmente saccheggiati fin dai primi chilometri. Organizzazione impeccabile, anche in questo caso.
Roberto Barbi prende subito la testa e se ne va, al ritmo di 3.20 al chilometro: la sua andatura ed il suo arioso passo da maratoneta inducono qualcuno a scuotere la testa: si vede che non conosce la distanza ed il percorso! In effetti sulle rampe della fase ascendente del percorso riduce l’ampiezza della falcata, accorciando i tempi di volo, ma non cala in fatto di ritmo. Alle sue spalle si sgranano Pietro Colnaghi, Emanuele Zenucchi, Luca Baroncini, Daniel Oralek e l’ungherese Ferenc Biri. Ardemagni e Fattore vengono su facili, con un gruppetto poco più dietro. Stiamo ancora prendendo nota dei passaggi dei primi che passa Paola Sanna: anche lei è andata in testa fin dal primo metro, ha trovato il giusto ritmo ed ora lo segue con assoluta naturalezza.
Al giro di boa Barbi passa con quattro minuti sul secondo. Zanucchi saluta la compagnia e torna a casa, Baroncini soffre: ci dice al volo “ho fuso” e poco dopo si ritira anche lui. Un difficile momento per il magnifico vincitore della Pistoia-Abetone dello scorso anno, che siamo certi il bravo fiorentino riuscirà a superare. Anche Oralek va in crisi sulla salita, sollecitamente assistito dal grande Tomas Rusek, un amico di Castelbolognese: arriverà sconvolto al traguardo, ma arriverà.
Quella che non fa una piega è Paola Sanna: fila via imperterrita e ci dice solo “ho un po’ caldo!” Ci sono 26 gradi, in aumento. Sulla salita quelli che la seguono in bici faticano a starle dietro e lei li saluta e se ne va: ci vediamo in discesa!
Si scollina il Mont’Albano e ci si tuffa nella insidiosa discesa: ripida, piena di curve, tutta al sole: è questo il tratto più difficile della corsa. Gli avventurieri dei primi chilometri pagano lo scotto e riemergono i più esperti: Ardemagni, Fattore e Sarno. Ma fra di loro si difendono molto bene anche i maratoneti Colnaghi e Simonetta, alle prime esperienze di ultra.maratona.
Siamo all’arrivo, il paese è in festa, i cuochi cominciano a buttare la pasta. Roberto Barbi arriva quasi inatteso, tanto ha avuto fretta. Il suo tempo (2:53.40) straccia il record della corsa (2:59.59 di Giorgio Calcaterra) ed è il miglior crono europeo dell’anno. Con questa prestazione Roberto si segnala prepotentemente all’attenzione del mondo delle ultra e pone una serissima ipoteca sulla conquista del IAU50km Trophy, la cui finale è in programma per il prossimo autunno a Palermo. Già, perché la corsa di Castelbolognese era valida come prova italiana di qualificazione a questo importante Trofeo, nato europeo e diventato mondiale con l’adesione dell’Australia e del Giappone.
La classifica finale verrà fatta per somma di tempi, per cui Roberto ha grandi possibilità di vincere facilmente anche questo prestigioso riconoscimento.
Staccato, ma sempre bene in spinta, giunge secondo il lecchese Pietro Colnaghi, buon maratoneta (2:24.lo scorso anno) esordiente assoluto sulle distanze oltre le 26,2 miglia. Con lui un altro esordiente lecchese si segnala fra i primi: Costantino Simonetta, buon quinto davanti a Mario Fattore.
Mentre aspettiamo l’arrivo delle ragazze, salutiamo Claudio Leoncini, Mario Pirotta, Accorsi, Vedilei e via via tutti gli amici che animano questo piccolo grande mondo.
Arriva
Paola Sanna: anche per lei un tempo eccellente (3:42.06) nettamente migliore di
quanto fatto qualche anno fà, quando il percorso era probabilmente un poco più
corto. I ciclisti ce l’hanno fatta a recupararla e tutti si accalcano per farle
festa. A quanti la vogliono abbracciare lei dice: attento sono sudata! Ma và…Alle sue spalle, ma con tempi piuttosto buoni sotto le quattro ore, seguono Giovanna Cavalli, Alessandra Prezzi e Lorena di Vito, tutte piuttosto vicine fra di loro. La Prezzi è una bolzanina che viene da una difficile esperienza nel Passatore dello scorso anno, ma che si dice conquistata delle ultra: ci descrive con entusiasmo le sensazioni della 100km degli Etruschi, edizione zero. Con Da Forno e Barchetti potrebbe essere un ulteriore rinforzo per una nazionale già fortissima ma pur sempre bisognosa di ricambi.